8 DICEMBRE 1884 - 8 DICEMBRE 2004

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Ognuno di noi che è stato a Lourdes, ai piedi di quella grotta in preghiera, sa quanto importante e preziosa e coinvolgente sia quella risposta, che indica non solo bellezza interiore, ma un valore assoluto da assimilare per la nostra vita, un valore che va custodito e cresciuto. Guardando Lei, creatura purissima e immacolata, ci rendiamo conto che ci è vicina per aiutarci a riconquistare l'innocenza di quando eravamo bambini, per renderci partecipi della vita di Dio, della Grazia che trasformi la nostra vita e ci faccia assomigliare a Lei, in una nuova creazione.

Dice il Cardinale C.M. Martini:
“Se ci domandassimo quale valore cristiano nella nostra storia personale risponde di più a ciò che è per Maria la sua immacolata Concezione, facilmente potremmo rispondere che è il Battesimo. La piena vittoria sul peccato, la piena appartenenza a Dio che hanno contraddistinto l'intera esistenza della Vergine di Nazaret, l'abbraccio d'amore del Padre, si attua per noi, che nasciamo peccatori, attraverso il Battesimo”.
L'Immacolata, che ha vissuto la sua partecipazione all'opera redentrice in un cammino di fede: dall'Annunciazione alla Natività, alla fuga in Egitto, alla Passione e Morte di Cristo, alla Pentecoste, diventa la nostra strada maestra per donarci a Lui, realizzando così il dono di grazia ricevuto nel Battesimo. La sua presenza, sempre accanto al figlio nei misteri della salvezza, sta alla base dello spazio che dobbiamo dare alla Vergine nella nostra vita, e alla base del nostro culto mariano.
L'Immacolata, che, guidata dalla fede e dall'amore, si è consegnata liberamente, responsabilmente e totalmente a Dio e che è Madre di tutti i credenti, ci sprona a rinnegare tutto ciò che ci allontana da Cristo e ci insegna la via della fedeltà a Lui, vissuta nella perseveranza di tutti i giorni. Insegnaci, Madre Immacolata, a conoscere meglio il disegno di Dio su di noi e ad accoglierlo a modo tuo, con amore e sapienza. Aiutaci a dare alla nostra vita cristiana la dimensione che scaturisce dal disegno del Padre.

8 Dicembre 1854
Pio IX proclama il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria con la bolla “Ineffabilis Deus”. “Con l'autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, affermiamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio Onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale, fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo e immutabile per tutti i fedeli”.

25 Marzo 1858
16° apparizione della Signora a Bernadette Soubirous nella grotta di Massabielle.
Bernadette, sollecitata dall'abate Peyramale, ha più volte chiesto alla Signora di dirle il suo nome. Oggi la Signora parla e dice: “Oue soy era Immaculada Councepciou” “Io sono l'Immacolata Concezione”.
Bernadette, ripetendo le parole fra sé e sé, per paura di dimenticarle, corre a perdifiato dall'abate e le ripete senza capirle, quelle parole così limpide, semplici e profonde da far rabbrividire e commuovere l'incredulo Peyramale.

2004 – dopo 150 anni dalla proclamazione del dogma –
E oggi? Cosa significa per noi, donne e uomini del terzo millennio, l'Immacolatezza di Maria? È un fatto lontano, di duemila anni fa, passato, finito, oppure c'entra ancora con la nostra vita? Non è che Maria, avendo dato con il suo SÌ il suo contributo al mistero della redenzione svolga ancora una missione nei nostri confronti, nell'oggi della nostra vita?

Marco - Alberta

 

 

 

 

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